Manifesto di una casa

Ideato in riferimento a Stone Oven House: casa e opera d’arte curata da Sergey Balovin e Claudia Beccato. Applicabile a qualsiasi casa in qualsiasi società e Paese del mondo

Ognuno di noi ha bisogno di una casa. La casa è il luogo in cui si torna con gioia. È il luogo in cui ci si aspetta. In cui si è uniti. In casa c’è chi ospita e chi è ospitato. Ognuno può essere ospite. Ognuno può essere ospitato.

La casa deve essere in ordine. Chi ospita deve preoccuparsi dell’ordine ed evitare il disordine. L’ospite deve contribuire a mantenere l’ordine e prevenire il disordine. L’ordine è struttura. L’ordine è sequenza. L’ordine è armonia. Il disordine ci lega al pensiero dell’ordine. L’ordine ci consente di ragionare. L’ordine è importante. Permette di concentrarsi. La casa deve essere in ordine.

La casa deve essere sicura. Chi ospita deve preoccuparsi della sicurezza. L’ospite non deve mettere in pericolo gli abitanti della casa. La sicurezza non è solo muri robusti ed estintori. La sicurezza è anche prevenzione verso un’aggressione. La sicurezza è capacità di discutere. La sicurezza è importante. La sicurezza ci ispira serenità.

La casa deve essere accogliente. Chi ospita deve preoccuparsi dell’accoglienza. L’ospite deve contribuire a mantenerla. L’accoglienza è comodità. L’accoglienza è pace. È luce calda. L’accoglienza è assenza di cattivo gusto. È serenità. Armonia. L’accoglienza è importante. Permette di rilassarsi. La casa deve essere accogliente.


La casa deve essere calda. Chi ospita deve preoccuparsi del calore. L’ospite ha le capacità per aiutare chi ospita a preservare il calore. Il calore non è solo quello del riscaldamento. Il calore è anche quello di qualcuno che ci scalda. Ci scalda con un saluto. Ci scalda con un sorriso. Ci scalda con un grazie. Il calore è importante. Permette di vivere. La casa deve essere calda.

Ci deve essere cibo, in casa. Chi ospita deve prendersi cura del cibo. L’ospite non deve arrivare a mani vuote. Il cibo è molto più che salute. Il cibo è cultura. Il cibo è socialità. È gioia. Il cibo è importante. Permette di godersi la vita.

Ci devono essere libri, in casa. Chi ospita deve offrire libri a disposizione. L’ospite può portare dei libri in regalo. I libri sono conoscenza. Sono idee. Sono esperienze. I libri sono importanti. Ci inducono a pensare.

Ci deve essere arte, in casa. Chi ospita deve curare la presenza dell’arte. L’ospite può aiutare chi ospita. L’arte non è solo ciò che è bello. È anche ciò che è stato ripensato. Ciò che è stato esperito. O nato dal dolore. L’arte è importante. L’arte ci illumina.

Ci devono essere bambini, in casa. Chi ospita deve prendersi cura dei bambini. L’ospite deve prendersi cura dei bambini. I bambini sono tenerezza. I bambini sono felicità. I bambini sono il futuro. I bambini sono importanti. I bambini ci inducono all’amore.

Ci devono essere piante, in casa. Chi ospita deve prendersi cura delle piante. L’ospite può aiutare chi ospita. Le piante sono natura. Le piante sono vita. Le piante sono importanti. Le piante ci insegnano la cura.

Ci devono essere animali, in casa. Chi ospita può prendersi cura degli animali. L’ospite può aiutare chi ospita. Gli animali sono gioia. Gli animali sono fedeltà. Gli animali sono importanti. Gli animali ci insegnano la responsabilità.

Nel 2011 Sergey Balovin, artista russo che vive a Shangai, annuncia il suo nuovo esperimento: In Kind Exchange. Questo consiste nel dipingere ritratti in cambio di qualsiasi cosa utile per vivere: cibo, vestiti, visti, assicurazione medica e biglietti di viaggio. 

Grazie ad In Kind Exchange l’artista inaugura il suo giro del mondo di 17 mesi senza denaro.

In viaggio in Italia Sergey incontra la sua futura moglie e collega Claudia Beccato con cui si sposa senza soldi nel Dukley European Art Community in Montenegro; gli ospiti vengono invitati ad assistere alla mostra “Il matrimonio (come dovrebbe essere)” che si trasforma spontaneamente in una celebrazione.

Nel 2017 la coppia intraprende un’altra fase dell’esperimento senza denaro offrendo ad una famiglia del paese di Rorà di prendere una casa in disuso in cambio di ristrutturazione e cura. Così in questa cascina nasce Stone Oven House: una residenza pensata per ospitare artisti e persone diverse in un ambiente accogliente in armonia con la natura. In Kind Exchange rimane una delle pratiche attuali di gestione della casa ma l’esperimento di rifiutare radicalmente l’uso del denaro giunge al suo termine. 

Stone Oven House dalla sua fondazione ha ospitato un centinaio di artisti internazionali. È casa, luogo di lavoro e rifugio. Ora è un luogo sicuro per chi scappa dalla guerra in Ucraina e chi lascia la Russia perché contesta il potere. Qui russi e ucraini convivono e collaborano sotto lo stesso tetto. 

In questo contesto doloroso la residenza è uno spazio sicuro per la libera espressione e i lavori vengono curati cercando di mantenere l’equilibrio generale tra silenzio e voce, nel rispetto della natura intima e domestica del luogo che è innanzitutto una casa.

Balovin & Beccato, dalla serie Il matrimonio (come dovrebbe essere).

Immagine in evidenza: Sergey Balovin, Dietro casa, installazione, 2021

Per approfondimenti visitare
www.stoneovenhouse.com

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