Incontri Illuminanti con l’Arte contemporanea
Città di Torino
Ufficio Luci d’Artista
Luci d’Artista è un progetto della Città di Torino che celebra nel 2022 il suo venticinquesimo anno di vita. Progettate come alternativa artistica alle tradizionali luminarie natalizie, inizialmente le opere venivano installate in modo temporaneo e prevalentemente nelle vie centrali, nel periodo natalizio. Nel corso del tempo, insieme al successo che le Luci riscuotevano, è cresciuta la consapevolezza circa il valore simbolico e artistico che le opere luminose andavano assumendo. D’altro lato l’evoluzione tecnologica ha reso possibile installare in modo permanente alcuni degli allestimenti, che vengono accesi in modo stabile o in occasione di particolari manifestazioni cittadine. Di anno in anno, dunque, le opere temporanee vengono installate in luoghi diversi e significativi del territorio urbano, non solo, dunque, nel centro storico, tenendo conto e integrandole con le caratteristiche spaziali, ambientali, sociali ed economiche dei siti scelti, anche nella prospettiva di rendere attrattive quelle porzioni di territorio in cui le opere sono collocate. Nel 2017 la Città di Torino – con il fine di ampliare l’offerta culturale collegata con la tradizionale manifestazione d’arte contemporanea en plein-air così come si era consolidata nel tempo – ha deciso di avviare un vero e proprio public program di Luci d’Artista, che integra e accompagna l’installazione delle opere luminose nelle diverse circoscrizioni. Nel 2018 nasce così il progetto Incontri illuminanti con l’Arte contemporanea: un’attività sperimentale avviata in cooperazione con la Fondazione Teatro Regio Torino. La finalità di questo progetto è quella di realizzare interventi educativi e formativi di avvicinamento e comprensione dei linguaggi dell’arte contemporanea e valorizzare il patrimonio di opere luminose di Luci d’Artista. Gli Incontri illuminanti con l’Arte contemporanea hanno preso forma e si sono realizzati in cooperazione con i Dipartimenti Educazione di alcune istituzioni museali e soggetti che operano in questo ambito in città: nella fase di avvio (2018/19) con la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e con il PAV – Parco Arte Vivente; successivamente (2019/20) coinvolgendo anche il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Stalker Teatro / CAOS – Officine per lo Spettacolo e l’Arte Contemporanea e il Dipartimento Educazione della Fondazione Merz.
La luce (l’allestimento luminoso artistico), quindi, non è più solo occasione per riqualificare gli spazi pubblici urbani, ma anche opportunità per rigenerare questi luoghi promuovendo la partecipazione dei cittadini e delle comunità locali: coinvolgendoli attivamente nei processi creativi collegati con l’arte contemporanea. Nelle quattro edizioni fino ad oggi realizzate le attività del progetto Incontri illuminanti si sono collegate alle opere luminose e alle poetiche di diversi artisti: My Noon di Tobias Rehberger; L’Amore non fa rumore di Luca Pannoli; Concerto di Parole di Mario Molinari; Regno dei fiori: Nido cosmico di tutte le anime di Nicola De Maria, Le Vele di Vasco Are; The benches di Jeppe Hein, Ice Cream di Vanessa Safavi e sull’attività di Luigi Nervo nel territorio della Circoscrizione V.
In questi quattro anni di sperimentazione migliaia sono stati gli studenti (e le loro famiglie) e i cittadini delle diverse età coinvolti nei percorsi formativi, nei laboratori, nelle esposizioni, nelle azioni di comunità e negli itinerari, realizzati al fine di consolidare la collaborazione Scuola/Museo/Territorio e promuovere la crescita culturale degli abitanti, rendendo più accessibile il patrimonio d’arte contemporanea della Città. La modalità operativa che si è sedimentata, basata sul confronto e lo scambio di buone prassi tra i musei, ha reso evidente a tutti gli operatori coinvolti, dalla Gam al Pav, dalla fondazione Merz al Museo di Rivoli, l’importanza di mettere in comune idee e contenuti. L’esperienza maturata conferma che, pur tenendo fermo il principio della salvaguardia del proprio peculiare stile operativo e del pensiero che anima il proprio agire educativo, ogni progetto deve conformarsi a linee di indirizzo che emergano dalla discussione tra i dipartimenti, confronto che gli uffici in questi anni si sono impegnati a mantenere vivo e a indirizzare verso gli obiettivi condivisi.
L’evento conclusivo dell’edizione 2021-22, coordinato dall’Ufficio Luci d’Artista, si è configurato come tappa di un percorso in via di realizzazione, da cui ripartire. Il dibattito che è scaturito in questa sede ha messo in evidenza come gli indirizzi, emersi dal lavoro del gruppo di progetto, abbiano confermato da un lato l’aderenza del titolo: “Trasform/Azioni”, alla natura del progetto, che si sostanzia di un atteggiamento aperto al cambiamento e alla messa in gioco di competenze creative. D’altro canto, per quanto possa sembrare in contraddizione con quanto appena affermato, persiste la necessità di definire una minima porzione di modalità operative standardizzabili e ripetibili nei diversi contesti. Alla Fondazione Torino Musei e ai Dipartimenti Educazione dei Musei coinvolti, di concerto con la Città, è affidato il compito di individuare tali indirizzi e, quindi, applicarli, innovando ulteriormente le metodologie sperimentate, integrando nel progetto, in ossequio alle indicazioni politiche, altri Musei coinvolti, affermate Istituzioni museali pubbliche e private che possono dare un significativo contributo al miglioramento del progetto stesso.