Fotografie di Jean Claude Chincheré
Dal 2015 ad oggi seguo l’esodo dei rifugiati siriani in Libano con occhio attento sulle problematiche legate all’infanzia e ai bambini. Nel 2019 per la prima volta sono riuscito a entrare in territorio siriano, visitando le città di Damasco e Aleppo. Questi lunghi soggiorni in Medio Oriente mi hanno permesso di esplorare una realtà lontana dalla visione dei classici media e dell’informazione mainstream.
Ho scoperto vecchie e nuove cicatrici che affliggono angoli del nostro pianeta che troppo spesso vengono dimenticati. Il leitmotiv era lo stesso, quello di una realtà sempre molto soggettiva, gridata a gran voce da figli di religioni e appartenenze politiche differenti. Mi sono addentrato in realtà come Sabra e Chatila dove il fardello della storia ha scolpito lapidi che dovrebbero farci riflettere. Ho avuto modo di incontrare i bambini orfani di guerra a Damasco che urlano al mondo tutta la loro voglia di serenità e pace, e che per la loro giovane età e il perdurare dei conflitti non hanno mai conosciuto. L’idea che mi rimane è quella di essere di fronte a tante verità e nessuna menzogna, in una matassa impossibile da districare.
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