di Gian Paolo Caprettini
Se le parole prendessero il largo
senza sperare in coste, in approdi,
se qualche suono
ora cadesse
come un frutto maturo,
in un giorno qualunque…
Se le parole si mettessero
in viaggio, alla deriva
con ali o con vele o con fiocchi di vento,
superando
la prigionia del tempo,
troverei il loro destino concluso
in quel gettarsi mute ed incerte,
nel buio o nel sole,
cercando un senso, un ascolto.
Immagine in evidenza: Foto di Jaesung An da Pixabay